Il Complesso Monumentale

L'EX OSPEDALE SS. ANNUNZIATA

La nostra Biblioteca Universitaria di Sassari è situata all’interno del Complesso Monumentale dell’Ex Ospedale SS. Annunziata, uno degli edifici simbolo della città.

La costruzione dell’ Ospedale Santissima Annunziata fu deliberata dall’amministrazione comunale nel 1841 e si rese necessaria quando i locali dell’Ospedale di Santa Croce e dell’Annunziata, situati vicino al Seminario Tridentino, apparvero ormai insufficienti e inadatti alla cura dei malati.

Il  progetto  fu affidato all’ingegnere piemontese,  Carlo Berio,  appartenente a quella schiera di professionisti formati nell’Università di Torino e preposti, in Piemonte e in Sardegna, alla progettazione delle opere pubbliche o private finalizzate alla risoluzione di problemi di ordine igienico-sanitario e al miglioramento del decoro urbano delle città.

I lavori furono affidati all’impresa del sassarese Giovanni  Fogu e la direzione dei lavori  all’architetto dell’ amministrazione comunale Giovanni Maria Piretto.
L’ingegnere Carlo Berio, che aveva precedentemente progettato il carcere di Novara, adottò per l’ospedale uno schema stellare, dimezzato, derivato dal modello di carcere ideale progettato nel 1791 dal filosofo e giurista inglese Jeremy Bentham, modello che fu utilizzato anche per il carcere di Sassari.

La prima pietra fu posata l’8 giugno 1843, alla presenza del vicerè Dalaunay, delegato dal re Carlo Alberto.
Il 29 settembre 1849 il nuovo edificio, seppur non del tutto completato, aprì le sue porte ai primi infermi.

Nel 1950 fu costituita, su disposizione regia, la Commissione per l’Amministrazione dell’Ospedale di carità che venne presieduta dal conte d’Ittiri Antonio Ledà. Nel 1856 la direzione il servizio interno vennero affidati alle suore di carità di San Vincenzo de Paoli.  

I lavori di completamente della struttura proseguirono a rilento, terminando intorno agli anni ’70 dell’ottocento, come si evince da una carta acquedottistica della città di Sassari, risalente al 1874, nella quale l’ospedale appare riprodotto con una struttura conforme a quella progettata da Berio. Successivi ampliamenti seguirono poi l’evoluzione dell’Ospedale, dei suoi reparti e delle sue attività.

LA STRUTTURA

Il Complesso Monumentale dell’Ex Ospedale SS. Annunziata copre un’area di circa 7.000 mq e si articola in cinque corpi di fabbrica, con due bracci simmetrici disposti ai lati del corpo centrale che è ornato da un frontone triangolare timpanato che gli conferisce una veste neoclassica.

Il restauro, rigorosamente conservativo, ha riportato l’edificio alla sua struttura originale ed ha salvaguardato in gran parte i materiali di finitura, le decorazioni e il corredo architettonico.

Tra gli elementi architettonici di maggiore rilievo appare l’imponente scala principale a tenaglia che occupa parte del nucleo centrale realizzata secondo il dettagliato progetto di Berio.

La scala conduce al primo piano, all’arioso Vestibolo dei Benefattori che conserva sulle sue pareti numerose lapidi commemorative dedicate al ricordo dei generosi benefattori che contribuirono alla costruzione e allo sviluppo dell’Ospedale.

Dal Vestibolo si accede all‘Atrio dei Benefattori, un ampio salone che ospita in nicchie o su mensole statue e busti marmorei raffiguranti i benefattori più importanti. L’ambiente ha la volta a botte, è illuminato da un’ampia vetrata e conserva stucchi e decorazioni d’epoca.

Il complesso di sculture fu commissionato a quelli che erano gli artisti più importanti dell’epoca a Sassari e in Sardegna, a partire da Giuseppe Sartorio, ma anche Antonio Usai, i fratelli Daneri e l’artista piacentino Ugo Roncati, docente di scultura all’Istituto d’Arte della città.

Dall’Atrio dei Benefattori si accede alla Cappella, cuore dell’edificio.

Dedicata alla SS. Annunziata, ha una pianta semicircolare ed è chiusa, nella parte curva, da grandi vetrate, opera della nota ebanisteria sassarese dei Fratelli Clemente. La realizzazione di queste porte vetrate fu commissionata per permettere agli ammalati di assistere alla messa dal grande camerone attiguo, senza doversi muovere dal proprio letto.

L’altare marmoreo è piuttosto imponente e venne fatto erigere nel 1864 dal sacerdote Salvatore Sassu, su disegno di Don Simone Manca di Mores, primo sindaco pre-unitario di Sassari.

Sovrasta l’altare una nicchia con un gruppo scultoreo dell’Annunciazione opera di Salvatore Demeglio, artista cagliaritano, di famiglia napoletana, attivo a Sassari.

La pareti sono interamente decorate a tinte vivaci con motivi geometrici-floreali e scene religiose. la decorazione pittorica murale, eseguita nel 1922, è opera di Remo Branca, una delle figure più dinamiche del panorama artistico isolano.

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