Fondo Oggiano

FONDO OGGIANO

Nel 2013 la Biblioteca Universitaria di Sassari ha ricevuto da parte della nipote dell’Ingegnere Raffaello Oggiano, Pinuccia Mura Azara, e dai suoi figli, un consistente fondo librario e documentale, costituitosi nel corso della vita professionale e privata dal noto ingegnere sassarese.

Il dono comprende volumi, riviste, opuscoli e cataloghi specializzati, oltre che progetti, lucidi, disegni, lettere, carte, strumenti di lavoro e oggetti personali.

Un ricco fondo documentale e librario che consente di delineare in modo chiaro il profilo, la levatura e l’attività di Raffaello Oggiano.

Il fondo è costituito da 860 volumi, 844 miscellanee, 41 testate di periodici con numerose annate, 250 cartelle contenenti progetti, 2 faldoni dei progetti del periodo torinese, 114 progetti sciolti riguardanti l’attività sul territorio, articoli e ritagli di stampa, inoltre la raccolta è arricchita da numerose fotografie che testimoniano i lavori compiuti dai due fratelli, come ad esempio i due album della bonifica di Santa Lucia, l’album del Porto di Castelsardo e i lavori compiuti dal Consorzio di Bonifica della Nurra di cui il fratello Peppino era presidente. L’arco cronologico va dalla seconda metà dell’800 agli anni ‘73 del novecento. Le cartoline invece sono testimonianza dei viaggi compiuti dai due fratelli.

Tutto il materiale è stato inventariato, collocato, ha un proprio soggetto, sono stati fatti gli spogli degli articoli riguardanti la Sardegna pubblicati in riviste nazionali e sono stati inseriti gli articoli pubblicati da Raffaello Oggiano sulla stampa locale. Le numerose riviste spesso sottolineate e annotate dimostrano la volontà dei due fratelli di aggiornarsi con le ultimi studi che venivano pubblicati.

Tra le riviste più importanti:

  • L’architettura italiana Periodico mensile di costruzione e di architettura pratica, Torino, Crudo & Lattuada, 1905-1943.
  • La città nuova Sintesi del futurismo mondiale e di tutte le avanguardie, quindicinale di arte-vita.
  • Le vie d’Italia Rivista mensile del Touring Club Italiano, organo ufficiale dell’Ente industrie turistiche. Milano, Touring Club Italiano, 1917-1967.

Tra i volumi sono invece  importanti i manuali della casa editrice Hoepli (sorta nel 1870 quando Ulrico Hoepli rileva la libreria Theodor Laengener centro di Milano) che oggi si trovano sul mercato antiquario, ma che rappresentavano il quotidiano per i nostri professionisti.

Sicuramente fra i più interessanti per la dedica autografa di Marinetti il volume intitolato : Gli aeropoeti futuristi dedicano al Duce il poema di Torre Viscosa : parole in libertà

Numerosi sono i volumi per le diverse tipologie di opere pubbliche (ponti strade acquedotti e fognature) e per le bonifiche. Questa raccolta è caratterizzata inoltre dalla ricchezza di cataloghi di vendita, da listini prezzi delle più importanti aziende italiane tedesche e francesi.

Nel fondo sono presenti 250 cartelle o faldoni con titolo attribuito da Raffaello Oggiano, che racchiudono al loro interno tutta la documentazione relativa a quel progetto.

L’ingegnere conservava tutto per cui ci sono anche progetti non realizzati o non suoi.

Fra i realizzati Villa Farris, Villa Falchi, Casa Temussi in viale Caprera, Casa Azzena Mossa viale Italia, Case dei mutilati, Villino Oggiano, Casa Viale via Manno, Casa Deliperi, Casa Antonio Maseddu  Casa Crispo via Cavour, Scuola d’arti e mestieri in piazza d’armi, Casa Berlinguer via Alghero.

In questi faldoni vi sono i progetti di: acquedotti, abbeveratoi, fontanelle pubbliche, chiese e campanili di Bottida, Burgos, Sedini, Sorso; Codaruina, i cimiteri di Thiesi, la Maddalena, Giave, Burgos, tomba della famiglia Conti nel cimitero di Sassari, edifici scolastici, i macelli, mercati e le case comunali tra cui meritano di essere ricordate quelle di Nulvi e Porto Torres.

BIOGRAFIA

Raffaello Oggiano, nasce a Castelsardo nel 1881, compie i suoi studi a Sassari, frequentando l’Istituto Tecnico Lamarmora, s’iscrive quindi a Roma al biennio propedeutico della Facoltà di Ingegneria. Per il corso triennale superiore si trasferisce a Torino alla Regia Scuola d’applicazione per gli ingegneri che nel 1906 assume il nome di Politecnico. Si laurea quindi in Ingegneria Civile il 4 settembre 1905 con la votazione 95 su 100, ottenendo l’abilitazione professionale.

Subito dopo la laurea su designazione del direttore della scuola venne assunto a Torino quale ingegnere progettista per la costruzione in cemento armato della Ditta Gianassi Pollino e Boffa, assumendo per cinque anni la carica di vice direttore tecnico.

Dopo questa esperienza torinese su sollecitazione dell’Avv. Satta-Branca partecipò al concorso per ingegnere capo dell’Ufficio tecnico del comune di Sassari. Primo classificato prestò servizio in detto ufficio a cominciare dal 1910. Si dimise nel 1921 per dedicarsi alla libera professione e alla direzione e all’insegnamento di Tecnologia Meccanica e Disegno Tecnico nella Regia scuola d’arti e mestieri istituita a SS con R. decreto 1 agosto 1910 che cominciò a funzionare con l’anno scolastico 1911-1912.

Dal 1 febbraio 1916 all’8 marzo 1919 partecipa alla prima Guerra mondiale come ufficiale di artiglieria pesante campale, come ingegnere venne assegnato ai servizi tecnici dell’aviazione militare e destinato prima a San Pelagio presso Padova, dove aveva sede il Corpo dirigibilisti e poi, con incarichi di maggiore responsabilità alla creazione di campi scuola per idrovolanti nei laghi di Bolsena, del Trasimeno, di Orbetello, si occupò anche dei porti di Olbia e di Civitavecchia per garantire il servizio di posta.

Il loro ultimo lavoro in ordine di tempo per l’edilizia residenziale sono le case dei mutilati nel 1927-1936. Dopo gli anni 40 la loro attività sarà prevalentemente rivolta verso il settore pubblico in particolare progetti di bonifica, costruzioni di ponti, strade e dighe. Morì a Sassari nel 1973.

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